Stewart Lansley: “Inequality: The Real Cause of Our Economic Woes”

Stewart Lansley: “Inequality: The Real Cause of Our Economic Woes”

Secondo l’ortodossia economica, una doppia dose di disuguaglianza porta ad economie crescenti più efficienti e più rapide. Ciò è dovuto al fatto che i premi più elevati e le tasse inferiori in cima – si afferma – stimolano l’entreprenaurialismo e forniscono una torta economica più grande. Ha funzionato l’esperimento di 30 anni per aumentare la disuguaglianza? Le prove suggeriscono di no. Il divario di ricchezza è salito, ma senza il progresso economico promesso. Dal 1980, i tassi di crescita e di produttività del Regno Unito sono stati un terzo inferiori e la disoccupazione cinque volte superiore rispetto all’epoca più egualitaria del dopoguerra. Le tre recessioni post-1980 sono state più profonde e più lunghe di quelle degli anni ’50 e ’60, culminando nella crisi degli ultimi quattro anni. Il risultato principale dell’esperienza post-1980 è stata un’economia più polarizzata e più propensa alla crisi.

Zygmunt Baumann: “Does the Richness of the Few Benefit Us All?”

Zygmunt Baumann: “Does the Richness of the Few Benefit Us All?”

Il quadro complessivo lascia poco spazio al dubbio: come stanno le cose oggi, la crescita economica (come raffigurato nelle statistiche del “prodotto nazionale lordo” e identificato con l’aumento della quantità di soldi che cambiano mani) per la maggior parte di noi non significa necessariamente un futuro migliore. Al contrario, esso porta a un numero già enorme e crescente di persone una condizione ancora più profonda di squilibrio, più precariato e quindi anche più degradazione, sconcerto, afflizione e umiliazione – una lotta sempre più dura per la sopravvivenza sociale.
L’arricchimento dei ricchi non “trabocca” anche su coloro che si trovano più vicini nelle gerarchie di ricchezza e reddito – per non parlare di quelli più in giù nella scala; La nota, anche se sempre più illusoria, “scala” della mobilità verso l’alto sta diventando sempre più una pila di griglie impermeabili e barriere invalicabili.
La “crescita economica” segnala l’opulenza crescente per pochi, ma una forte caduta di stato sociale e di autostima per una massa di altri. Invece di passare il test di una soluzione universale ai problemi sociali più onnipresenti e insopportabili, la “crescita economica” come la abbiamo conosciuta tramite la nostra esperienza collettiva, potrebbe essere la causa principale della persistenza e dell’aggravamento di questi problemi.