Forse il piu’ furbo e smaliziato tra gli economisti di oggi è Joe Stiglitz, la cui ricerca costituisce un catalogo quasi infinito dei modi in cui i mercati possono fallire. Stiglitz ha vinto un premio Nobel nel 2001 (insieme a George Akerlof e Mike Spence) per il lavoro teorico mostrando come le “informazioni asimmetriche” distorcano gli incentivi in un’ampia gamma di mercati. Se sai più di me il valore di ciò che tu mi stai vendendo, che sia la tua auto usata, il tuo lavoro o il tuo debito, allora siamo in una relazione disturbata. I prezzi in tali transazioni tendono a fornire segnali sbagliati. Molte transazioni che non dovrebbero accadere lo fanno, mentre altre che dovrebbero accadere non lo fanno. Molte delle patologie dei mercati finanziari – i cicli di espansione e frenate, i panici finanziari, la mancanza di accesso a crediti da parte di mutuatari altrimenti creditizi – possono essere spiegati da asimmetrie di questo tipo (spesso interagenti con altre distorsioni di mercato). A differenza di molti altri che hanno lavorato sui fallimenti del mercato, Stiglitz prende i risultati di questa ricerca seriamente. È stato un avversario dei liberi flussi di capitale e un critico ardente del FMI.

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