Shoshana Duboff : “The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power (English Edition)”

Shoshana Duboff : “The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power   (English Edition)”

La trasformazione alla quale assistiamo nel nostro tempo riecheggia queste osservazioni storiche poiché la divisione dell’apprendimento segue lo stesso percorso migratorio dal dominio economico a quello sociale, una volta percorso dalla divisione del lavoro. Ora la divisione dell’apprendimento “va ben oltre gli interessi puramente economici”, poiché stabilisce le basi per il nostro ordine sociale e il suo contenuto morale. La divisione dell’apprendimento è per noi, membri della seconda modernità, ciò che la divisione del lavoro era per i nostri nonni e bisnonni, pionieri della prima modernità. Nel nostro tempo la divisione dell’apprendimento emerge dalla sfera economica come un nuovo principio di ordine sociale e riflette il primato dell’apprendimento, dell’informazione e della conoscenza nella ricerca di oggi per una vita efficace. E proprio come Durkheim aveva avvertito la sua società un secolo fa, oggi le nostre società sono minacciate quando la divisione dell’apprendimento si trasforma in patologia e ingiustizia per le asimmetrie senza precedenti della conoscenza e del potere che il capitalismo di sorveglianza ha raggiunto. Il comando del capitalismo di sorveglianza della divisione dell’apprendimento nella società inizia con quello che chiamo il problema dei due testi. I meccanismi specifici del capitalismo di sorveglianza costringono la produzione di due “testi elettronici”, non solo uno. Quando si tratta del primo testo, ne siamo autori e lettori. Questo testo pubblico è familiare e celebrato per l’universo di informazioni e connessioni che mette a portata di mano. La ricerca di Google codifica il contenuto informativo del World Wide Web. Il feed di notizie di Facebook lega la rete. Gran parte di questo testo pubblicitario è composto da ciò che scriviamo sulle sue pagine: i nostri post, blog, video, foto, conversazioni, musica, storie, osservazioni, “mi piace”, tweet e tutto il grande frastuono delle nostre vite catturato e comunicato. Sotto il regime del capitalismo di sorveglianza, tuttavia, il primo testo non si regge da solo; si trascina un’ombra alle spalle. Il primo testo, pieno di promesse, funziona in realtà come operazione di rifornimento per il secondo testo: il testo ombra. Tutto ciò che forniamo al primo testo, non importa quanto sia banale o fugace, diventa un obiettivo per l’estrazione in eccesso. Quell’eccedenza riempie le pagine del secondo testo. Questo è nascosto dal nostro punto di vista: “sola lettura” per i capitalisti di sorveglianza.