Dopo la seconda guerra mondiale, i governi più potenti hanno creato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riservando posti speciali per se stessi, e le Bretton Woods Instututions con privilegi di voto speciali per se stessi. Pochi anni dopo, nel 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha inoltre aderito alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, stabilendo principi per vincolare il trattamento dei propri cittadini da parte degli stati, ed esprimendosi su ciò che i cittadini possono ragionevolmente aspettarsi da parte dei governi.

Un’associazione, guidata dai potenti attori delle corporations di oggi, ha proposto il prossimo sistema di governo globale. Com’e’ successo dopo la seconda guerra mondiale, i protagonisti potenti di oggi, le corporations multinazionali, spingono per usare la loro influenza al fine di stabilirsi in ruoli cruciali di potere. I governi, che vengono bypassati dalla proposta del World Economic Forum, e le organizzazioni della società civile e di altri gruppi costituiti non statali, che vengono invitati in modo selettivo nel nuovo sistema di governo, possono – e devono – svolgere un ruolo essenziale nello scrivere le regole della partecipazione delle corporations multinazionali e quelle per limitare i peggiori effetti della globalizzazione.

Nella mia analisi ci sono quattro opzioni per controllare la spinta verso il governo multi-stakeholder che agisce al di fuori del multilateralismo. Una possibilità è quella di mettere fuori legge il coinvolgimento delle corporazioni multinazionali nell’elaborazione delle politiche globali e attuazione dei programmi, come avviene nella convenzione del tabacco; una seconda opzione è quella di ricostruire il sistema delle Nazioni Unite, conferendo alla decisione economica, ambientale e sociale lo stesso valore vincolante legale del processo decisionale nel Consiglio di sicurezza, in modo che il multilateralismo potesse governare la globalizzazione; una terza opzione è quella di riconoscere legalmente lo stato di fatto, che la società civile e le multinazionali hanno nel processo decisionale globale e progettare una nuova istituzione globale che incorpora un equilibrio politico adeguato tra questi settori e soppianta il sistema delle Nazioni Unite esistente basato sul governo; e una quarta opzione sarebbe che i governi adottassero una nuova convenzione di Vienna che specifichi le regole per il funzionamento del governo multi-stakeholder come parte aggiunta del multilateralismo.

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