John Kay: “Other People’s Money: Masters of the Universe or Servants of the People?”

John Kay: “Other People’s Money: Masters of the Universe or Servants of the People?”

Una strategia preferibile è quella di ‘affamare la bestia’: di adottare misure di riforma strutturale del settore finanziario in grado di ridurre la quantità di capitale disponibile per sostenere le attività di trading ed eliminare sovvenzioni incrociate a queste attività. Ciò che viene proposto qui e’ un approccio normativo mutato radicalmente. E’ banale ma vero che quello che ci serve non è una maggiore regolamentazione, ma una migliore regolamentazione. Ma questo richiede una filosofia normativa diversa, piuttosto che autorità di regolamentazione migliori. E’ inutile suggerire che la soluzione sia quella di nominare i regolatori con l’accortezza di Nostradamus, le capacità investigative di Sherlock Holmes e l’intuizione politica di Machiavelli, così come la pazienza di Giobbe e la pelle di un rinoceronte.
Una struttura di regolamentazione efficace è quella che può essere implementata da tipi di persone che possono essere reclutati nel mondo reale per lavorare in agenzie di regolamentazione. I seguenti principi devono essere alla base della riforma: le catene di intermediazione devono essere brevi, semplici e lineari. I collegamenti tra i partecipanti al mercato sono troppo numerosi. I collegamenti con i risparmiatori e gli utenti del capitale sono troppo pochi e troppo deboli. La priorità delle operazioni tra intermediari rispetto alle transazioni con gli utenti finali è responsabile dei costi eccessivi dell’ intermediazione finanziaria, dell’ instabilità del sistema finanziario e dell’incapacità di generare le informazioni necessarie per ottenere proprietà nelle corporazioni governative ed efficienza nell’ allocazione del capitale. Non si devono affrontare questi problemi fornendo più capitale per sostenere le attività di trading delle istituzioni finanziarie stabilite. Dovrebbero essere ripristinate istituzioni specializzate, con collegamenti diretti per gli utenti finanziari dei servizi finanziari e derivanti vantaggio competitivo dalle proprie competenze per identificare e soddisfare le esigenze di questi utenti.
Mentre sono essenziali alcuni interventi normativi per imporre riforme strutturali, le ulteriori proposte di seguito descritte incoraggiano ristrutturazioni aggiuntive come risultato delle forze di mercato. Chi gestisce i soldi degli altri, o chi li consiglia su come il loro denaro dovrebbe essere manipolato, dovrebbe dimostrare un comportamento conforme agli standard di fedeltà e di prudenza nei rapporti con il cliente, evitando conflitti di interesse. Questi obblighi di elevati standard di comportamento nella gestione del patrimonio altrui dovrebbero essere garantiti con sanzioni penali e civili, dirette principalmente alle persone fisiche piuttosto che alle organizzazioni. Mentre la cultura delle organizzazioni è di fondamentale importanza, la cultura è il prodotto dei comportamenti individuali, in particolare il comportamento individuale di coloro che hanno responsabilità di leadership. Il Governo dovrebbe considerare i servizi finanziari un’industria come le altre. Il regolamento dovrebbe essere mirato a problemi specifici – garanzia dei depositi, abuso dei consumatori e prevenzione delle frodi. Le sovvenzioni pubbliche, le garanzie statali e gli altri meccanismi di sostegno del governo, tra cui il concetto sempre più mal definito, anche se vi si fa ancora ampiamente affidamento, di ‘prestatore di ultima istanza’, dovrebbero essere ritirati. Il settore finanziario non deve essere utilizzato come strumento di politica economica, e le opinioni di persone nel settore finanziario sulla politica economica devono essere trattate con la stessa (modesta) attenzione accordata alle opinioni politiche di altri uomini d’affari.