Wayne Ellwood :”People over Capital”

Wayne Ellwood :”People over Capital”

Secondo l’ICA, oltre un miliardo di persone sono ora coinvolte in iniziative di cooperazione come membri, clienti, dipendenti o lavoratori/proprietari. Le cooperative forniscono oltre 100 milioni di posti di lavoro, il 20 per cento in più delle transnazionali. Ci sono cooperative di produzione, vendita al dettaglio e consumatori e sono diffuse in tutti i settori. I membri possono beneficiare di prezzi più convenienti, un servizio amichevole o un migliore accesso ai mercati, ma, soprattutto, la struttura democratica delle cooperative significa che i membri sono in fin dei conti responsabili. Un principio fondamentale è “un membro, un voto”. È quel senso di controllo che costruisce il capitale sociale e rende le cooperative una fonte così vitale di identità comunitaria. I profitti potrebbero essere reinvestiti nel business, condivisi tra i membri o convogliati alla comunità locale. Dato che esistono per avvantaggiare i loro membri, piuttosto che riempire le tasche degli azionisti privati, le cooperative sono fondamentalmente più democratiche. Autorizzano le persone. Costruiscono comunità. Rafforzano le economie locali.
Il movimento op è stato un motivo sufficiente per celebrare il 2012 come Anno internazionale delle cooperative delle Nazioni Unite. Ma i tempi erano propizi per altre ragioni. Viviamo in un sistema economico che sta producendo una vasta ricchezza per pochi a scapito della maggioranza. Il modello si è rotto e il danno alle persone, alle comunità e al mondo naturale sta crescendo. Dopo il grande tracollo finanziario del 2008 e la persistente instabilità dell’economia globale, c’è un bisogno urgente – e una profonda aspirazione – di equilibrio e uguaglianza. La ricerca di alternative non è mai stata più urgente. Come ha scritto il critico e autore sociale statunitense Chris Hedges: “Il folle progetto di espansione capitalista senza fine, consumo dissoluto, sfruttamento insensato e crescita industriale è ora imploso”.