I lavoratori sudcoreani hanno lavorato in media 2,256 ore l’anno nel 2008, secondo l’OCSE, mentre all’altro estremo, 1.389 nei Paesi Bassi e 1.764 nell’intera economia OCSE. Ovunque la storia della classe operaia è frutto delle forme dei salari stabiliti e delle condizioni stabilite dove ha vinto, e della negazione di adeguati salari e standard se sconfitta. C’è una venalità nel capitalismo contemporaneo che è sempre stata ovvia per i lavoratori nelle sezioni non sviluppate, una venalità parzialmente nascosta per mezzo secolo ai lavoratori ben organizzati nel suo nucleo centrale. Siamo più vicini al capitalismo del Manifesto Comunista di quanto non siamo mai stati: un capitalismo così unico nel perseguire i profitti che tutte le sue classi lavoratrici sono, come hanno già affermato Marx e Engels, “finalmente costrette ad affrontare con sensi sobri le reali condizioni di vita e le relazioni con il proprio genere”. (Marx & Engels, 1848: 38)

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