Si potrebbe immaginare che sia teoricamente possibile per un’economia capitalista avere una crescita zero e soddisfare comunque tutti i bisogni fondamentali dell’umanità. Poiché non ci sarebbero investimenti in nuova capacità produttiva (oltre alla sostituzione), non ci sarebbe crescita economica, né profitti aggiuntivi generati. In altre parole, non ci sarebbe accumulazione di capitale. C’è, tuttavia, un problema centrale con questa “utopia di non crescita capitalista”: viola la forza motrice fondamentale del capitalismo. Ciò a cui aspira il capitale – lo scopo della sua esistenza – è la sua stessa espansione. Un’economia capitalistica stazionaria è concepibile solo se separata dalla realtà dei rapporti sociali, economici e di potere del capitalismo stesso. Il capitalismo è un sistema che genera costantemente una riserva di lavoratori disoccupati. La piena occupazione è una rarità che si verifica solo a tassi di crescita molto elevati, che sono di conseguenza pericolosi per la sostenibilità ecologica.

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