Vero e’ che negli ultimi decenni del XX secolo tutto si e’ evoluto, anche l’azzardo, cambiando non solo quantita’, ma natura. Oggi, quando si parla di azzardo, si dovrebbe parlare nello specifico di azzardo di massa tecnologicamente e post-industrialmente diffuso, mediato dalla tecnologia e orientato al controllo integrale del soggetto, non solo delle sue pulsioni.

Caratteristiche grezze dell’azzardo di massa sono: la velocita’ del gioco, la rapidita’ – talvolta si parla di “istantaneita’”, con particolare riguardo alle cosiddette lotterie istantanee – che permette di bruciare anche grosse somme in pochi minuti; la possibilita’ di inserirsi in un flusso aperto e attivo 24/7; la presenza massiccia di dispositivi da gioco nei luoghi di relazione e scambio. Si intuisce il continuum che lega questi dispositivi a un triplice dispositivo di controllo: finanziarizzazione estrema dell’esistenza, costituzione di antropologie di vite a debito e gamification integrale ovvero riduzione entro schemi di gioco e, quindi, depotenziamento del conflitto sociale. Da questo dispositivo ha origine la ludocrazia.

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