La Vita 2.0

La Vita 2.0

Le vicissitudini della nostra esistenza ci portano a volte a situazioni difficili indipendenti dalla nostra volonta’. La mia e’ legata alla perdita del lavoro e della casa in rapida successione e quindi alla necessita’ di scontrarmi con un mondo, quello del lavoro, che invece di favorire l’integrazione la osteggia in ogni modo. Ho cominciato cosi’ a consultare l’assistenza sociale ed ho scoperto che l’idea che mi ero fatto della sua funzione era utopica e nella dura realta’ essa agisce in modo assolutamente paradossale.

L’eta’ non piu’ verde mi ha penalizzato ulteriormente nella ricerca di qualsiasi tipo di lavoro anche lontano dalla mia formazione professionale; avvertivo una sorta di divertito imbarazzo da parte di coloro ai quali mi sono rivolto (ufficio di collocamento, agenzie interinali, privati) e passavo le tormentate ore notturne ad ipotizzare una comunita’ alternativa nella quale mettendo assieme competenze ed attitudini diverse ci si potesse autosostentare. Il fato volle poi che amici comuni mi facessero conoscere l’esistenza di Emmaus Ferrara, comunita’ che rispecchiava cio’ che avevo ipotizzato il cui assetto sociale si pone (a mio avviso, per carita’) di fatto come “repubblica alternativa” indipendente dalle istituzioni corrotte e demenziali dello stato italiano. Il fatto di non dipendere da alcun partito politico consente una liberta’ d’azione altrimenti impensabile, sorretta anche da iniziative come l’istituzione di una moneta complementare che restituisce ai rapporti di scambio commerciale la loro primitiva essenza concepita a favore delle persone e non preda di entita’ multinazionali che accentrano il guadagno in mano di quei pochi che di fatto governano il pianeta.

La sovranita’ monetaria e’ di importanza basilare a questo scopo. Il denaro non sarebbe dovuto diventare esso stesso una merce.

Fabrice DuBois

ART.4 della COSTITUZIONE ITALIANA: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilita’ e la propria scelta, un’attivita’ o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societa’.