Un ultimo ostacolo è la narrazione prevalente, che perpetua il mito secondo cui la disuguaglianza è una conseguenza necessaria della creazione di un mondo “migliore”. Dobbiamo semplicemente conviverci, dice la storia; è l’ordine “naturale” in una società capitalista. Abbiamo bisogno di una nuova narrazione che sottolinei la realtà: livelli estremi di disuguaglianza sono profondamente distruttivi, persino per i ricchi. Frenano le società. Creano divisione e risentimento.