Adam Tooze : “Crashed: How a Decade of Financial Crises Changed the World (English Edition)”

Adam Tooze : “Crashed: How a Decade of Financial Crises Changed the World (English Edition)”

Mentre Berlino ha denunciato il QE come fonte di instabilità, le banche europee hanno adottato una visione molto diversa. Per ogni miliardo di dollari di titoli acquistati dalla Fed, essa ha accreditato un conto con un importo corrispondente di dollari. Ma chi ha tenuto quei conti in dollari con la Fed e quindi “finanziato” il QE? Come mostrano le statistiche della Fed, non sono state le banche americane a trarre vantaggio dal QE per scaricare grandi portafogli di obbligazioni o per detenere liquidità, sebbene alcuni fondi pensione e fondi comuni americani abbiano venduto obbligazioni alla Fed. Le banche più attivamente coinvolte nel QE2 non erano americane ma europee, riducendo i loro portafogli in titoli statunitensi e costruendo saldi monetari della Fed. Da novembre 2010 esiste un’identità quasi uno a uno tra l’espansione del bilancio della Federal Reserve e l’espansione dei saldi di cassa in dollari detenuti da banche non statunitensi con la Fed. Ciò suggerirebbe che, lungi dall’aumentare l’ “insicurezza dell’economia mondiale”, la Fed stava, in effetti, fungendo da salvadanaio mondiale. Mentre l’eurozona tornava alla crisi, le banche europee hanno abbandonato l’accordo di fermo del maggio 2010. Hanno spostato il denaro dall’Europa, ridotto le loro operazioni statunitensi, ridotto la leva finanziaria sui loro bilanci e accumulato un enorme ammontare di liquidità. Grazie al QE2 hanno detenuto quella riserva di liquidità non con la BCE, ma con il massimo garante del sistema finanziario globale, la Fed. Non era una ricetta per l’espansione economica. Ma in assenza di qualsiasi soluzione alla crisi dell’eurozona, prometteva almeno un cuscinetto di stabilità.