In effetti, oggi è palesemente evidente che Assange non è un nemico degli Stati Uniti o di qualsiasi altro paese al mondo. Piuttosto, è uno scomodo rivelatore di verità e un messaggero, che mostra uno specchio a tutti noi e punta i riflettori sui nostri fallimenti sistemici e sociali. Certo, possiamo rompere con rabbia questo specchio e far sparire il riflesso indesiderato, ma gli effetti dannosi dei nostri difetti collettivi saranno ancora presenti. L’unica risposta onesta a questa sfida è lasciare lo specchio intatto e persino lucidarlo, in modo che possiamo vedere meglio e correggere i nostri fallimenti. Qualsiasi altra cosa è una negazione della realtà paragonabile all’ignorare l’allarme antincendio nella casa della nostra civiltà, e ha un prezzo che noi, come specie, presto non potremo più permetterci.

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