Le 2.200 persone uccise nell’assalto israeliano a Gaza nel 2014, due terzi delle quali erano civili, non possono essere considerate vittime del terrorismo perché il governo israeliano non aveva intenzione di ucciderle (anche se resta da vedere chi potrebbe mai dimostrarlo, soprattutto alla luce delle procedure dell’IDF come la Dottrina Dahiya). Al contrario, i cinque civili israeliani uccisi dai razzi provenienti da Gaza sono stati vittime del terrore perché Hamas “intendeva” ucciderli, nonostante il fatto che i loro missili non potessero essere puntati efficacemente – a differenza dei missili “di precisione” dell’IDF, che non avrebbero potuto uccidere civili a meno che non fossero stati presi di mira intenzionalmente.

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